Chi ha a che fare con la degenerazione maculare senile sa che ci sono due forme di maculopatia: “secca” e “umida” (essudativa). Ma qual è la correlazione tra le due? Si comincia con la secca e si arriva alla umida? Si arriverà inevitabilmente a farsi punture negli occhi o a perdere la vista?

Facciamo chiarezza.

Nella degenerazione maculare senile “secca” compaiono depositi caratteristici denominati #drusen. Si tratta di accumuli di scorie cellulari che si possono riassorbire o calcificare.

Nella degenerazione maculare “umida” oltre ai drusen, si presenta la formazione anomala di nuovi vasi sotto la retina (membrana neovascolare sottoretinica) responsabili dell’evoluzione essudativa della degenerazione maculare.

In ogni caso la maculopatia è un processo neurodegenerativo dove il fisiologico metabolismo della retina è impedito. Quando la maculopatia secca evolve in umida le iniezioni intravitreali di farmaci che contrastano la formazione di nuovi vasi (anti-VEGF e VEGF-Trap) possono curarla, ma la maculopatia secca continua ad avanzare e porta comunque ad un peggioramento della vista. Rallentare la maculopatia secca quindi è sempre e comunque imprescindibile!

Fattori di rischio oltre all’età, la familiarità, il sesso femminile e la razza caucasica sono il fumo, l’ipertensione arteriosa, l’obesità ed una dieta ricca di grassi e colesterolo. Cambiare stile di vita e alimentazione viene quindi sempre raccomandato insieme all’integrazione alimentare con antiossidanti (protocollo #AREDS).

Non tutti sanno però che studi clinici hanno dimostrato che lo zafferano Repron® protegge la retina e le sue componenti e in 3 mesi stabilizza la performance visiva. Negli ultimi 15 anni le nostre pillole a base di zafferano Repron® hanno aiutato più di 1000 pazienti a rallentare, e in alcuni casi fortunati, a bloccare completamente la progressione della loro malattia neurodegenerativa.