Si è svolto a Parma dal 12 al 14 Aprile 2024 il XXXII Congresso Nazionale di Fitoterapia, organizzato da S.I.Fit (Società Italiana di Fitoterapia).

Hortus Novus era presente, oltre che come scientific partner della manifestazione, anche con il suo staff e con alcuni lavori.

Nel corso dei tre giorni di incontri e seminari su diversi temi riguardanti la fitoterapia, si è  parlato di zafferano in diverse occasioni.

Francesca Corsi, dell’Università di Pisa, è intervenuta con uno speech su “Resilienza e neuroprotezione: l’efficacia dello zafferano nelle neuroprotezioni”.

Autori: Francesca Corsi, Ilaria Piano, Alessia Galante, Maria Maggi, Silvia Bisti and Claudia Gargini.

ABSTRACT: Evidenze sperimentali recenti hanno dimostrato la capacità dello zafferano di rallentare/bloccare la progressione di malattie neurodegenerative retiniche, associate a stress ossidativo e infiammazione.

Nel presente progetto abbiamo testato l’efficacia di un trattamento con zafferano Repron® nel rallentare la degenerazione retinica in un modello animale di retinite pigmentosa (rd10). Successivamente, sapendo che uno dei meccanismi comuni dalla maggior parte delle malattie neurodegenerative è la neuro infiammazione cronica, e che una delle parti più accessibili e sensibili del sistema nervoso centrale, utile per monitorare lo stato infiammatorio nel SNC, è la retina; abbiamo studiato l’efficacia dello stesso trattamento in un modello animale di neuro-infiammazione indotta da LPS. In entrambi i modelli sono stati effettuati test funzionali (Elettroretinogramma) e comportamentali (Prusky Water Maze e Novel Object Recognition) per valutare l’attività dei fotorecettori e le capacità cognitive. Abbiamo indagato i possibili meccanismi d’azione dello zafferano tramite analisi biochimiche (RT-PCR e Wester Blot) e immunoistochimiche.

I risultati ottenuti indicano che il trattamento con zafferano Repron® è in grado di rallentare i processi neurodegenerativi indipendentemente dalla loro induzione (genetica, ambientale, o legato ai processi d’invecchiamento).

Congresso Sifit Parma 2024, intervento Francesca Corsi

 

Maria Anna Maggi, Responsabile per la ricerca Hortus Novus, ha presentato il poster “Ottimizzazione del processo di essicazione dello zafferano mediante disegno sperimentale (DoE)”

Autori: Maggi Maria Anna, Alessandra Biancolillo, Silvia Bisti, Martina Foschi, FabrizioRuggieri.

ABSTRACT: La composizione chimica dello zafferano è legata alla sua attività neuroprottetiva. Questo assunto è alla base del brevetto di Hortus Novus (W02015/145316, PCT/IB2015/052053), al quale è collegato il marchio RepronTM. Lo zafferano Repron, non è una nuova specie di spezia, ma uno zafferano che ha una determinata composizione chimica, che ne garantisce l’attività neuroprotettiva. Durante il nostro lavoro di ricerca ci siamo resi conto che la composizione chimica dello zafferano è fortemente legata alle techiche di coltivazione e soprattutto al processo di essiccazione. L’obbiettivo di questo lavoro è stato quello di determinare le condizioni ottimali di tale processo, al fine di ottenere uno zafferano Repron. Tale obbiettivo è stato perseguito utilizzato le metodica del DoE, molto utile perché permette di razionalizzare gli esperimenti e di individuare quali siano le variabili più influenti sulla variabile risposta.

Nell’Ottobre 2023, è stato raccolto lo zafferano per tre giorni consecutivi ed è stato essiccato variando la temperatura e la durata dell’essiccazione stessa. Tutti i campioni sono stati analizzati mediante diverse metodiche di analisi (analisi spettrofotometrica, HPLC), al fine di individuare le condizioni ottimali, nel dominio sperimentale considerato, per ottenere uno zafferano Repron. Alla fine sui dati è stata condotta un’analisi statistica multivariata (PCA, ASCA).

Congresso Sifit Parma 2024, poster Maria Maggi

 

Alessia Galante, dell’Università di Pisa, ha presentato il poster “Effetto degli estratti di petali di Crocus sativus L. in modelli in-vitro retinici”. Il lavoro si è aggiudicato il premio per il miglior poster.

Autori: Galante A., Corsi F., Piano I., Braca A., Maggi M., Bisti S., Gargini C.

ABSTRACT: Il trattamento con zafferano si è dimostrato efficace nel rallentare la progressione di diverse patologie neurodegenerative e la sua efficacia dipende da una particolare composizione molecolare (REPRON®). La sua produzione richiede colture e procedure specifiche che, insieme ai bassi rendimenti, rendono questa spezia costosa. Per ridurre i costi, si ricorre sempre più spesso allo zafferano derivante da coltivazioni idroponiche.

È già stato dimostrato che lo zafferano idroponico e il REPRON® hanno la stessa composizione chimica e la stessa capacità neuroprotettiva in seguito ad induzione di stress ossidativo (H2O2). In ogni caso, la produzione di zafferano richiede ancora costi elevati legati allo smaltimento delle altre porzioni della pianta, che non vengono utilizzate. Questo studio si inserisce quindi in ambito di economia circolare, per valutare se gli estratti dei petali di questa pianta abbiano le stesse proprietà protettive degli stimmi. Linee di cellule retiniche sono state pretrattate con due estratti di petali, ottenuti con due diversi metodi di estrazione. Successivamente al pretrattamento, le cellule sono state danneggiate ed è stata valutata l’efficacia degli estratti tramite tecniche biochimiche. Gli estratti di zafferano REPRON® e idroponico sono stati utilizzati come controlli positivi.

Congresso Sifit Parma 2024, poster